Storia

Storia

Dopo la Seconda guerra mondiale ci fu una grande divisione nella vita pubblica degli Sloveni in Italia, così anche la sfera culturale si ritrovò nettamente separata in due fronti opposti. Da un lato c’era la sinistra laica, dall’altro invece quelli che avevano conservato l’appartenenza alla visione cristiana del mondo.

L’istituzione di associazioni educative con un programma di principio cattolico era quindi una necessità e un’esigenza del tempo. Negli anni ’50 ci fu la formazione pianificata di associazioni educative cattoliche nel Goriziano con l’intenzione di aiutare a riorganizzare gli inizi del lavoro educativo e culturale sia in città che nelle zone rurali. Dopo un primo periodo di prosperità culturale negli anni 1945-1947 sotto l’amministrazione degli alleati, quando gli sloveni riempivamo con entusiasmo i grandi palazzi cittadini, ad esempio il teatro Verdi per le magnifiche operette, ci fu nell’autunno del 1947 con il ritorno dell’Italia un arresto temporaneo nell’attesa di comprendere le nuove circostanze. Lentamente il lavoro culturale e educativo iniziò a prendere forma da solo. Un grande contributo fu apportato dalla scuola slovena, che in quegli anni, oltre alla funzione educativa stessa, grazie ai sacrifici di insegnanti e operatori culturali si impegnava ad organizzare importanti saggi di fine anno molto ben frequentati. È proprio in questo contesto che vennero istituite anche associazioni slovene cattoliche educative e culturali nel Goriziano. Questo vale per le associazioni di Gorizia, Piuma, San Floriano del Collio e successivamente anche altrove nella regione dal Collio al Carso. Sulla base di quest’attività culturale nacque in seguito il desiderio di una collaborazione più stretta nell’ambito culturale goriziano. Fu così che nel 1959 venne fondata l’Unione culturale cattolica slovena a Gorizia.

L’attività corale ininterrotta si merita particolare attenzione. Già sotto il fascismo il canto corale rappresentava l’unica possibilità di attività educativa e culturale, allora solo in chiesa, più tardi di nuovo anche in ambito scolastico. Dopo la guerra hanno ripreso la loro attività e si sono moltiplicati i cori nel Goriziano grazie ad alcuni importanti musicisti che erano presenti già prima o ci hanno raggiunto successivamente: della vecchia generazione ricordiamo il compositore e organista Emil Komel e il pedagogista musicale Anton Sever, del primo dopoguerra il musicista Mirko Rener, dopodiché soprattutto il direttore del coro e organista Maks Debenjak e il musicista e poliedrico operatore culturale Mirko Filej. Proprio a quest’ultimo è strettamente collegata l’istituzione dell’Unione culturale cattolica slovena nel 1959, in quanto ne fu anche il primo presidente. Così quindi è proseguito a Gorizia e nel Goriziano il lavoro che hanno concepito e realizzato tra le due guerre Vinko Vodopivec, Lojze e Joško Bratuž, David Doktorič, Ivan Laharnar, Albet e Avgust Leban e Ivan Kokošar, per citarne solo alcuni.

Un’altra attività che riveste un ruolo importante nella nostra associazione è il teatro. I molti anni di attività teatrale hanno prodotto buoni risultati e la qualità delle rappresentazioni cresce di anno in anno. Siamo consapevoli che l’attività teatrale ha, oltre al gratificante miglioramento della qualità, anche un altro ruolo, soprattutto per gli attori più giovani: ha infatti una funzione linguistica non trascurabile, in quanto con le esercitazioni e le recite indirizza i giovani e insegna loro in modo giocoso lo sloveno e la corretta pronuncia. Anche l’educazione teatrale ha un valore aggiunto. Alcuni membri dei gruppi teatrali frequentano regolarmente corsi di tecnica del linguaggio e di dizione.

L’attività culturale e educativa si svolgeva in forme già consolidate: attività teatrali, cori, mostre d’arte, importanti concerti solistici e vocali-strumentali, edizioni di opere musicali, conferenze e tavole rotonde. Tutto questo sta continuando con successo anche al giorno d’oggi. L’Unione culturale cattolica slovena organizza la rinomata Cecilijanka, rassegna corale alla quale partecipano i cori del Goriziano e di altre zone, sia dalle province di Udine e di Trieste che dalla vicina Slovenia. . Questo è sicuramente il fiore all’occhiello della cultura con cui l’Unione goriziana può presentarsi al grande pubblico, anche perché è stata la prima nel Goriziano ad avviare eventi canori in forma di concorso, ben prima degli odierni concorsi internazionali di canto corale.

Presidenti:

dalla fondazione al 1962
prof. Mirko Filej
dal 1962 al 1982
dr. Kazimir Humar
dal 1982 al 1984
prof. Emil Valentinčič
dal 1984 al 2004
dr. Damjan Paulin
dal 2004 ad oggi
Franca Padovan
dr. Kazimir Humar
prof. Mirko Filej